Articolo di questa mattina, della Repubblica: Intesa Italo-Francese per la costruzione di 4 centrali nucleari in Italia. Partiamo dal principio che io sono a favore del nucleare, però bisogna essere giustamente critici, e pensare che il nucleare oramai è una fonte di energia "superata", quindi, a mio parere, l'Italia l'errore lo ha fatto ad uscire col referendum del 1987.
Superata perchè:
1 - E', come il petrolio, una fonte esauribile e quindi non potrà essere utilizzata molto a lungo. Si legge come i prezzo dell'uranio inoltre, in questa fase, sia in aumento, poichè i più grandi giacimenti sono in fase di esaurimento, e si stanno usando particolare tecniche per estrarre uranio da alcune "sabbie". Tali tecniche prevedono l'utilizzo di macchinari che consumano una dose di energia comparabile con quella che l'uranio poi produrrà. Da oggi al 2020, anno della messa in funzionamento della prima centrale italiana, ovviamente di tempo ne passerà, e la situazione non sembra poter migliorare. Fonte.
2 - Richiede molti anni prima di poter essere utilizzata. Difatti un investimento di questi tempi vedrà risultati nel 2020, e in ogni caso, prima di poter vedere un effettivo calo sulla bolletta, sempre che ci sia un calo, bisognerà aspettare altri 4-5 anni dopo il 2020. Insomma, troppo per un momento di crisi come ora che richiede investimenti a risultati immediati.
3 - Non è stato ancora risolto il problema delle scorie, e probabilmente non lo sarà mai visto lo sviluppo di tecnologie alternative che non producono scorie.
Negli anni '60 - '90 ovviamente il nucleare è stato la miglior fonte di energia. Ma oggi no. Oggi vi sono le energie rinnovabili che permettono sempre migliori sfruttamenti. E l'Italia in questo sarebbe estremamente fortunata, poichè potrebbe utilizzare il sole, il vento e anche particolari correnti sottomarine in zone come lo stretto di Messina. Manca, come al solito, la volontà.
Superata perchè:
1 - E', come il petrolio, una fonte esauribile e quindi non potrà essere utilizzata molto a lungo. Si legge come i prezzo dell'uranio inoltre, in questa fase, sia in aumento, poichè i più grandi giacimenti sono in fase di esaurimento, e si stanno usando particolare tecniche per estrarre uranio da alcune "sabbie". Tali tecniche prevedono l'utilizzo di macchinari che consumano una dose di energia comparabile con quella che l'uranio poi produrrà. Da oggi al 2020, anno della messa in funzionamento della prima centrale italiana, ovviamente di tempo ne passerà, e la situazione non sembra poter migliorare. Fonte.
2 - Richiede molti anni prima di poter essere utilizzata. Difatti un investimento di questi tempi vedrà risultati nel 2020, e in ogni caso, prima di poter vedere un effettivo calo sulla bolletta, sempre che ci sia un calo, bisognerà aspettare altri 4-5 anni dopo il 2020. Insomma, troppo per un momento di crisi come ora che richiede investimenti a risultati immediati.
3 - Non è stato ancora risolto il problema delle scorie, e probabilmente non lo sarà mai visto lo sviluppo di tecnologie alternative che non producono scorie.
Negli anni '60 - '90 ovviamente il nucleare è stato la miglior fonte di energia. Ma oggi no. Oggi vi sono le energie rinnovabili che permettono sempre migliori sfruttamenti. E l'Italia in questo sarebbe estremamente fortunata, poichè potrebbe utilizzare il sole, il vento e anche particolari correnti sottomarine in zone come lo stretto di Messina. Manca, come al solito, la volontà.
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